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Negli anni bui della guerra civile quattro adolescenti scoprono amore e sessualità e ciascuno a suo modo ne resta segnato. In quel contesto di morte quattro giovani donne li aiutano a loro insaputa a diventare uomini. Scrive una di loro: "Mio papà dice sempre che la notte è più nera proprio prima dell'alba. Voglio sperare che sia così e che tra pochi mesi sarà finito questo tempo terribile per ricominciare a vivere liberi e in pace". Le parole del titolo ("prima dell'alba") ritornano in tutti i racconti legando queste tormentate storie di formazione fino alla soluzione finale ispirata ad Hannah Arendt: alla banalità del male basta contrapporre la banalità del bene. Presentazione di Giusi Baldissone.